mercoledì 18 maggio 2011

Biciclette: a che gioco giochiamo?


Posteggiare gratuitamente una bicicletta in zona stazione mi ricorda i videogiochi a cui giocavo qualche anno fa: man mano che si avanza il livello di difficoltà aumenta, e chi sbaglia perde una "vita" (o una biciletta).

Purtroppo siamo arrivati al punto in cui, pur di complicare la vita a chi si rifiuta mettere la propria biciclatta nel posteggio a pagamento non si guarda più in faccia a nessuno: una pendolare ci ha scritto raccontando di aver trovato la propria bici danneggiata e non per un atto vandalico.

Vediamo di descrivere il "gioco" ed i vari livelli di difficoltà che si incontrano.

Livello 1 - cacciati da piazzale Marconi
Dopo l'assurda ordinanza che impone il divieto di sosta con rimozione forzata dei velociedi, molti pendolari hanno preso l'abitudine di posteggiare il proprio mezzo nel punto in cui lo stradello di borgo Faxall si innesta in piazzale Marconi. Qui il divieto di sosta non si applica, lo dimostra il fatto che nessuna bicicletta è mai stata rimossa o multata.

Livello 2 - la prima riduzione degli spazi
Lo spazio disponibile è stato ridotto in primavera dall'allestimento un'area per il deposito dei rifiuti di Borgo Faxall: le biciclette sono brutte da vedere, ma i bidoni del "rudo" (colorito termine piacentino per che sta per rifiuti solidi urbani) sono belli e non ledono il decoro del rinnovato piazzale.
I pendolari si sono adattati e hanno "compresso" le proprie bicilette nel poco spazio rimasto, daltronde grazie e Trenitalia, i pendolari sono abituati agli spazi ristretti.


Livello 3 - la seconda riduzione degli spazi
Lunedì 16 maggio, alle 7 di mattina, chi arriva posteggia la bici secondo le proprie abitudini: non c'è nessun cartello che avverta di lavori imminenti. Chi arriva un po' dopo, verso le 8, trova una squadra di operai che ha installato una recinzione e con tono perentorio vieta (o tenta di vietare) il posteggio delle bici nei pressi del "cantiere". In realtà parlare di cantiere è una forzatura in quanto nessun cartello avverte di lavori in corso, nè tantomeno è dato di sapere cosa si stia facendo e chi sia il committente (per non parlare dei nomi dell'impresa, del direttore lavori, del responsabile della sicurezza e di altre amenità simili, ma l'unica legge applicata in piazzale Marconi è quella che vieta la sosta alle biciclette).

Livello 4 - Perdi una bici
Il problema è che la squadra incaricata di posare la recenzione si sarebbe (in mancanza di testimoni oculari il condizionale è d'obbligo) occupata anche di spostare le biciclette che per qualche motivo ostacolavano il lavoro e per farlo ha usato le maniere dure.
Se un comune cittadino trova un auto in sosta davanti al proprio passo carraio non è autorizzato a trascinarla via con la forza: deve chiamare la polizia municipale che provvede (se ve ne sono gli estremi). A quanto pare questo non si applica ai lavori nei pressi di piazzale Marconi: le biciclette che "davano fastidio" sono state spostate senza troppi complimenti, poco importa se per farlo la bicicletta è stata danneggiata. Forse in mancanza di cartelli di segnalazione posti con adeguato anticipo la rimozione sarebbe stata illegittima.

Purtroppo non è un gioco
Sarebbe bello questo racconto fosse di pura fantasia, ma non è così: riporto nel seguito la mail che abbiamo ricevuto lunedì sera dalla pendolare che ci ha segnalato il "fattaccio"

Ciao cari pendolari,
vi descrivo cosa è successo oggi alla mia povera bicicletta.
ore 7.00 parcheggiata all'inizio della via che parte da piazzale Marconi e porta agli uffici della provincia, lato borgo faxal, x intenderci. La bici, tecnicamente nella via e non nel piazzale, era legata ad un palo.
ore 18.00  trovo la mia bici capovolta e tirata verso la strada. Danneggiato il sellino, da cambiare, ed il parafanghi della ruota davanti. All'inizio ho pensato ad un attovandalico ma ho subito capito che non era cosi', infatti lo stesso giorno sono state messe delle reti metalliche per impedire il parcheggio delle biciclette. Per poter posare la rete hanno dovuto "spostare " la mia bici.
Io nel dubbio  ho fatto denuncia ai carabinieri per atto vandalico, ben specificando la posa delle reti.
Non si puo' tentare qualche azione contro questi operai (immagino comunali) e soprattotto contro il loro capo???
Se la mia bici fosse rientrata nell'area di divieto di sosta alle biciclette dovevano chiamare i vigili, tagliare la catena e portarla nel deposito bici per farmi pagare multa e cauzione. Giusto?
Cosi' credo di capire che hanno deliberatamente danneggiato la mia bici senza il diritto di farlo.
La mia denuncia resta a vostra disposizione. Io domani chiamo l'ufficio traffico, sento cosa mi dicono.

Game over?
La pendoare ha sporto denunicia ai carabinieri, restiamo in attesa degli sviluppi.

5 commenti:

Unknown ha detto...

Si può sapere come è andato a finire il fatto (sperando sia terminato visto i tempi biblici in cui un povero cittadino/a incappa in questi casi)? Cosi nel caso la denuncia sia servita molti altri che subiranno determinati comportamenti provvederanno a fare lo stesso.

Cordiali saluti
Fabio.Malusardi

Massimo Cassinari ha detto...

Si sono aperte delle "trattative": sembra che si riesca ad ottenere un risarcimento. Ovviamente essendo la questione recentissima non c'è ancora niente di certo nè di definitivo.
Vi terremo aggiornati.

Associazione Pendolari Piacenza ha detto...

Un aggiornamento: la ragazza che ha sporto denuncia ha avvisato l'amministrazione di Borgo Faxall che si è dichiarata estranea ai fatti, che le reti non sono state posizionate da BF e che comunque quel tratto di strada è privato.
Ma allora chi ha installato le reti? Se è una strada privata perchè non vi è il cartello di avviso all'ingresso?
La tenace pendolare ha quindi deciso di proseguire la sua indagine inviando formale richiesta di spiegazioni alla Direzione di BF.

Paola Poggi ha detto...

Questa è la lettera che ho scritto al sindaco Reggi dopo aver subito il furto della mia bicicletta !
Gentilissimo sindaco Reggi,
Le scrivo per raccontarle la disavventura che mi è capitata questa mattina (sabato).
Mi sono recata in stazione in bicicletta e alle 7,30 ho parcheggiato nelle apposite rastrelliere alla fine dello stradello di Borgo Faxhall (tra i parcheggi non custoditi indicati è quello più facilmente raggiungibile dalla pista ciclabile di Via Gobbi Belcredi/Viale Patrioti).
Ho scelto di non usufruire del deposito custodito innanzitutto perchè non ritengo giusto che questo servizio sia a pagamento e secondariamente perchè, dovendo tornare da Reggio Emilia nel primo pomeriggio, non sapevo se sarei tornata in tempo, prima della chiusura del deposito, che il sabato chiude alle 14,30. Dunque se anche avessi deciso di usufruire di questo servizio avrei dovuto rinunciarvi per i limiti di orario (oppure avrei rischiato di arrivare il stazione e non poter riavere la mia bici fino al lunedì mattina).
Alle 14,30 sono tornata nello stradello di borgo Faxhall e della mia bici non c'era più traccia. Era una bicicletta senza pretese e sicuramente i furti di biciclette sono molto numerosi, la riflessione che mi sento di fare però è che se la rastrelliera delle bici non fosse stata in un posto così isolato e lontano dalla stazione, sarebbe stato più difficile per l'ignoto ladro forzare la catena, prendere la mia bici (e anche qualche altra, c'erano un paio di catene a terra) e andarsene via.
Non utilizzo il treno in modo continuo e regolare, ma mi sembra comunque di poter dire che il luogo adibito a parcheggio gratuito non è una scelta molto felice per diversi motivi (qualche tempo fa mi è capitato di andare a riprendere la mia bicicletta in quello stesso posto alle nove di sera...non mi sentivo molto tranquilla).
Spero quindi che per il parcheggio gratuito delle biciclette si possano essere trovati luoghi adeguati e più vicini alla stazione.
Cordiali saluti.
Paola

Massimo Cassinari ha detto...

Paola, complimenti per la tua bella lettera: è un'analisi molto lucida della situazione da parte di una cittadina/pendolare che non vuole usare il deposito a pagamento e che, anche se volesse, non può per motivi di orario.
Facci sapere se hai riscontri da parte del sindaco.

Posta un commento

Abbiamo lasciato la possibilità di inserire commenti in forma anonima per permettere l'interazione anche a chi non possiede utenze Google o simili, tuttavia invitiamo a firmare sempre i propri interventi.

Non c'è attività di moderazione ma eventuali commenti ritenuti offensivi o che non rispettano le basilari regole della netiquette verranno rimossi.

ARTICOLI CORRELATI

Plugin degli articoli correlati