Ettore Fittavolini, Presidente della Associazione Pendolari Piacenza, risponde all'Ass. Alfredo Peri (Assessorato Mobilità e Trasporti della Regione Emilia Romagna) che in un comunicato ufficiale si dichiarava non responsabile per l'allungamento dei tempi di percorrenza che alcuni treni subiranno con il nuovo orario di Giugno.
Fittavolini gli fa notare come fosse invece proprio suo dovere difendere gli interessi dei pendolari emiliani respingendo con forza l'inserimento della nuova fermata di Secugnago, specialmente sul treno R2912 che statisticamente è il peggiore della tratta in termini di puntualità, ed arriva a chiedergli di rassegnare le dimissioni.
Fittavolini gli fa notare come fosse invece proprio suo dovere difendere gli interessi dei pendolari emiliani respingendo con forza l'inserimento della nuova fermata di Secugnago, specialmente sul treno R2912 che statisticamente è il peggiore della tratta in termini di puntualità, ed arriva a chiedergli di rassegnare le dimissioni.
Egregio Assessore,
con riferimento alla lettera da Lei inviata in data 13 maggio u.s., che ci è appena pervenuta, e che fa seguito alle ferali notizie di stampa circa le modifiche di orario e di fermate lombarde di alcuni treni regionali in carico al contratto di Servizio dell’Emilia Romagna, rimaniamo allibiti alla lettura della stessa.
con riferimento alla lettera da Lei inviata in data 13 maggio u.s., che ci è appena pervenuta, e che fa seguito alle ferali notizie di stampa circa le modifiche di orario e di fermate lombarde di alcuni treni regionali in carico al contratto di Servizio dell’Emilia Romagna, rimaniamo allibiti alla lettura della stessa.
Ovvero, una energica lavata di mani da parte sua circa quanto deciso su treni regionali emiliani 2916 (Parma – Milano delle 8,49) 2912 (Parma – Sesto San Giovanni delle 7,33) 2274 (Bologna – Milano delle 7,47) da parte dei lombardi, in primis l’aggiunta della fermata, non richiesta di Secugnago, oltre all’allungamento di fatto dei tempi di percorrenza.
Dichiarando, nei fatti, l’incapacità dell’assessorato da lei presieduto, a fare valere le ragioni dei pendolari emiliani in una contrapposizione nella quale la Lombardia, oltre ad avere il servizio Piacenza-Milano con treni a suo carico, la linea S6 Lodi-Saronno, rallenta i treni del contratto di servizio emiliano, e li fa fermare dove vuole, ad esclusivo vantaggio dei pendolari lombardi.
"Prendo rendo atto che il tempo a disposizione è molto limitato [...]" !!!!!
Dove eravate e cosa facevate quando venivano prese questi decisioni?
Addormentati nel bosco? Persi in qualche ritardo ferroviario?
Posto che siete arrivati in auto blu con seguito di relativi dirigenti, a Piacenza, in riunione in Provincia, avete addirittura paventato, a fronte degli incredibili disagi sofferti, nell’ottica di ripristinare la regolarità del servizio dei treni regionali emiliani sulla Bologna–Milano, l’eliminazione delle fermata di Lodi ?
Sta succedendo esattamente il contrario, ovvero i nostri treni vengono rallentati e fatti fermare dove e quando vuole il Pirellone, che naturalmente, a fronte della vostra inerte debolezza, è ben lieto di utilizzare risorse altrui senza pagarle.
Penalizzando i pendolari emiliani, che però non sono e non vogliono essere, a differenza sua, gli zerbini di nessuno.
Se non è capace di fare valere i diritti dei suoi cittadini, perché non compie un gesto meritorio e rassegna le dimissioni ?
Ettore Fittavolini
Presidente Associazione Pendolari Piacenza
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