venerdì 29 aprile 2011

Mi Muovo solo con l'annuale


Ettore Fittavolini, Presidente della Associazione Pendolari Piacenza, ha scritto all'Assessore Peri una lettera aperta nella quale chiede chiarimenti riguardo le recenti modifiche all'utilizzo del "Mi Muovo Tuttotreno", la tessera che permette l'accesso ad Intercity ed Eurostar City anche ai possessori di abbonamenti regionali.

Come Associazione infatti da sempre ci battiamo per il ripristino del servizio Interregionale, servizio che fu "smantellato" a fine 2005: da sempre sosteniamo che i vecchi Interregionali svolgevano (a parità di tempi di percorrenza e di fermate) lo stesso servizio che oggi ci viene proposto a costi decisamente superiori da Intercity ed Eurostar City. Ricordiamo che su questo punto è ancora pendente una causa presso il TAR di Roma.

Con le varie tessere di ammissione che si sono succedute negli anni (ricordiamo che inizialmente erano offerte gratuitamente) la Regione ha sempre cercato di "addolcire la pillola" ma i recenti annunci hanno lasciato di stucco: chi, costretto dal nuovo orario, è obbligato ad utilizzare quei treni di categoria superiore ha scoperto che vi saranno pesanti aumenti e, soprattutto, che sarà possibile acquistare le tessera solo abbinandola ad un abbonamento annuale.

Questo fatto crea una evidente discriminazione tra i pendolari e pertanto Fittavolini ha deciso di scrivere all'Assessore per chiedere il ripristino immediateo della possibilità di acquistare la carta di ammissione anche agli abbonati mensili.

Ma il vero invito all'Assessore è, ancora una volta, a rimettere sulla linea treni regionali che svolgano un servizio pendolare in modo efficente.


Egregio Assessore,

non abbiamo apprezzato per niente diverse sue dichiarazioni, riportate dalla stampa piacentina, a valle dell’incontro avvenuto recentemente in Provincia.
Ma ancor meno capito il perché di una scelta penalizzante e discriminatoria attuata nei confronti dei pendolari in riferimento all’acquisto del “Mi Muovo Tuttotreno“.

E’ noto che tale carta di ammissione costituisce una pezza alla sparizione dei servizio dei treni Interregionali, e consente ai titolari di abbonamenti regionali di potere accedere ai treni intercity ed Es City, ovvero potere utilizzare convogli che le Ferrovie dello Stato hanno unilateralmente cambiato di nome, togliendoli dal servizio universale, e facendoli rientrare nel cosiddetto “libero mercato“ (ci scusiamo con gli economisti per questo uso improprio dei due termini, trattandosi di monopolio…), ovvero a caro prezzo, con l’entrata in vigore dello scellerato orario del dicembre 2005 (avverso il quale è pendente una nostra causa al TAR).

Orbene questi treni sono l’unica alternativa possibile a treni interregionali spariti, specialmente nelle tratte dirette da e per Milano Centrale ma non solo.
In loro assenza, tre treni regionali sulla Milano-Parma-Bologna, nell’arco di tre ore (dalle 17,20 alle 19,20 alla sera) sono assolutamente insufficienti a coprire le esigenze del pendolarismo piacentino, ma non solo, per fermate e tempi di percorrenza, a meno che non si voglia effettuare il tour delle metropolitane milanesi alla ricerca di una stazione secondaria ove salire su di un treno locale (peraltro in carico al servizio regionale lombardo) che, con percorrenze ottocentesche e fermate ovunque, anche in aperta campagna, ti conduca a destino, se è destino che tu debba arrivare. Un servizio semplicemente vergognoso.

Ma lo è ancora di più il fatto che detta carta di ammissione (che sia detto chiaramente, viene acquistata “obtorto collo“ dai pendolari) sia aumentata in maniera offensiva (dal mimino di € 110,00 per qualsiasi origine/destinazione emiliana si è passati a € 140,00 per percorrenze da 41 a 126 km. fino ad arrivare a € 170,00 per quelle superiori), ovvero per un piacentino che si muove su Milano o Parma il 27% secco in più!!

E infine, ed è questa la discriminazione, che l’acquisto del Mi Muovo sia possibile dal 1° di aprile solo per i possessori di abbonamento regionale annuale, mentre fino al mese prima lo si poteva ottenere anche con l’abbonamento mensile.
Fermo restando (altra discriminazione) che tutti coloro i quali lo hanno fatto fino a marzo continueranno ad usufruirne fino alla sua naturale scadenza.
Lo abbiamo scoperto recandoci in stazione per il rinnovo e lo abbiamo trovato scritto sul sito della Regione :

 [...] Le tessere emesse a partire dal 1° aprile, di validità annuale, potranno essere utilizzate solo in combinazione con un abbonamento annuale al trasporto regionale. Tutte le tessere emesse precedentemente mantengono la possibilità di essere utilizzate anche in combinazione con abbonamenti mensili, fino alla loro naturale scadenza.
Ci vuole spiegare perché ?

Ma soprattutto perché le più svariate categorie di lavoratori/studenti, cui non passa nemmeno per l’anticamera del cervello per le più svariate motivazioni (personali ed economiche) di pagare in anticipo un anno di abbonamento ferroviario vengono discriminate (e sono la maggioranza) quando fino al mese prima non lo erano ?? Oltre al danno ed alla mannaia degli aumenti, anche la beffa ??

Chiediamo che almeno la modalità di acquisto ritorni al più presto possibile nelle possibilità di entrambe le tipologie di abbonamenti, fermo restando la nostra assoluta contrarietà a foraggiare con i soldi delle nostre tasse e delle nostre tasche un palliativo, quando basterebbe reintrodurre treni IR come si deve (in termini di tempi di percorrenza e di fermate) per risolvere il problema.

Ma su questo tema lei da anni ormai fa orecchie da mercante.

Ettore Fittavolini
Presidente 

1 commento:

silvio ha detto...

Caro Ettore, parole sante! Si perdono nel tempo le proteste del comitato di RE sulla questione IC. Il fatto e' che per l'utilizzo di EScity e IC la Regione sborsava gia' un sacco di soldi (oltre 1.5 milioni di euro/anno) e il resto lo mettono i pendolari. Ma l'ingordigia di Trenitalia e' senza fine, quindi per questi treni, sui cui orari, qualita' e puntualita' (??) la Regione non puo' aprire bocca, Trenitalia chiede sempre piu'. E un escamotage e' la tessera annuale, in modo che gli abbonamenti mensili debbano procurarsi supplementi piu' costosi! Sempre piu' supini ai voleri di Trenitalia, insomma

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