Stamattina chi era solito parcheggiare la propria bicicletta nello stradello a lato di Borgo FaxHall è stato avvicinato dalla sicurezza del centro commerciale che, armata di robuste tenaglie, "invitava" a non lasciare il proprio mezzo in quella zona.
Come avevamo previsto quell'angolo all'estremità di P.Marconi è sicuramente ambito da chi vuole parcheggiare vicino all'ingresso della stazione rispettando l'assurdo divieto di parcheggio biciclette in P.Marconi.
Avevamo infatti suggerito di installare proprio lì le rastrelliere, riconoscendo in quel posto il migliore posizionamento a vantaggio sia degli utenti del centro commerciale che dei pendolari.
Inoltre, trattandosi di una zona di passaggio, ci sarebbe stato anche un maggior controllo ed un disincentivo ai furti che invece (e purtroppo) si stanno verificando ora che le rastrelliere sono state posizionate in fondo, in una zona che rimane al buio per tutta la notte.
Al contrario si è preferito autorizzare l'installazione in quella zona di un'isola ecologica, circostanza strana poichè la scelta non aiuta certo il "decoro" perseguito proprio con l'ordinanza "anti parcheggio selvaggio".
Tutte le nostre previsioni si sono avverate: si vede sporcizia ovunque, già la mattina passando a fianco si sentono miasmi nauseanti che peggiorano ora dopo ora con l'arrivo del caldo.
Come Associazione siamo quindi convinti che la situazione di disordine che si è venuta a creare nella zona (e che ora le persone della sicurezza di Borgo FaxHall stanno cercando di sanare in questa maniera poco ortodossa) derivi da scelte sbagliate dell'Amministrazione, alla quale chiediamo nuovamente di riesaminare completamente la questione dei parcheggi biciclette.
Invitiamo quindi i pendolari a parcheggiare il proprio mezzo rispettando l'ordinanza anti-parcheggio in P.Marconi e dove non si intralcia la proprietà privata (ad esempio non parcheggiare davanti all'accesso ai cassonetti o all'interno delle grate): tuttavia condanniamo duramente le intimidazioni attuate da Borgo FaxHall.
Pubblichiamo infine la lettera indirizzata alla direzione di Borgo FaxHall attraverso la quale siamo stati messi al corrente del problema:
Salve,
stamattina un vostro operaio (scortato da una persona della vostra sicurezza) mi si è parato davanti con una cesoia minacciando di tagliare i lucchetti della mia bicicletta appena parcheggiata nello stradello che conduce al parcheggio del vostro complesso.
Ne è scaturita una animata discussione, cui hanno assistito come testimoni altri pendolari che hanno scattato foto.
Poichè tramite l'Associazione Pendolari Piacenza sono venuto a conoscenza di precedenti episodi di danneggiamento avvenuti in circostanze simili (e per i quali sono state già sporte denunce all'autorità) vi diffido nella maniera più assoluta all'avvicinare la mia bicicletta e riterrò la vostra direzione responsabile di eventuali danni che riscontrerò sul mio mezzo.
U.T.
Avevamo infatti suggerito di installare proprio lì le rastrelliere, riconoscendo in quel posto il migliore posizionamento a vantaggio sia degli utenti del centro commerciale che dei pendolari.
Inoltre, trattandosi di una zona di passaggio, ci sarebbe stato anche un maggior controllo ed un disincentivo ai furti che invece (e purtroppo) si stanno verificando ora che le rastrelliere sono state posizionate in fondo, in una zona che rimane al buio per tutta la notte.
Al contrario si è preferito autorizzare l'installazione in quella zona di un'isola ecologica, circostanza strana poichè la scelta non aiuta certo il "decoro" perseguito proprio con l'ordinanza "anti parcheggio selvaggio".
Tutte le nostre previsioni si sono avverate: si vede sporcizia ovunque, già la mattina passando a fianco si sentono miasmi nauseanti che peggiorano ora dopo ora con l'arrivo del caldo.
Come Associazione siamo quindi convinti che la situazione di disordine che si è venuta a creare nella zona (e che ora le persone della sicurezza di Borgo FaxHall stanno cercando di sanare in questa maniera poco ortodossa) derivi da scelte sbagliate dell'Amministrazione, alla quale chiediamo nuovamente di riesaminare completamente la questione dei parcheggi biciclette.
Invitiamo quindi i pendolari a parcheggiare il proprio mezzo rispettando l'ordinanza anti-parcheggio in P.Marconi e dove non si intralcia la proprietà privata (ad esempio non parcheggiare davanti all'accesso ai cassonetti o all'interno delle grate): tuttavia condanniamo duramente le intimidazioni attuate da Borgo FaxHall.
Pubblichiamo infine la lettera indirizzata alla direzione di Borgo FaxHall attraverso la quale siamo stati messi al corrente del problema:
Salve,
stamattina un vostro operaio (scortato da una persona della vostra sicurezza) mi si è parato davanti con una cesoia minacciando di tagliare i lucchetti della mia bicicletta appena parcheggiata nello stradello che conduce al parcheggio del vostro complesso.
Ne è scaturita una animata discussione, cui hanno assistito come testimoni altri pendolari che hanno scattato foto.
Poichè tramite l'Associazione Pendolari Piacenza sono venuto a conoscenza di precedenti episodi di danneggiamento avvenuti in circostanze simili (e per i quali sono state già sporte denunce all'autorità) vi diffido nella maniera più assoluta all'avvicinare la mia bicicletta e riterrò la vostra direzione responsabile di eventuali danni che riscontrerò sul mio mezzo.
U.T.
2 commenti:
Stamattina mentre mi racavo al binario, ho visto due persone della vigilanza di borgofaxall che parlavano con una terza persona, nella quale non ho faticato a riconoscere il "portatore di cesoie" della foto postata ieri sul blog (era vestito nello stesso modo). Sostanzialmente costui stava indicando agli addetti della sorveglianza di recidere il lucchetto di alcune biciclette agganciate alla recinzione.
Nonostante il mio mezzo fosse parcheggiato nelle rastrelliere di fornte al grattacielo dei mille, mi sono permesso di fare notare che il taglio dei lucchetti e la relativa rimozione, compiuta da personale non "autorizzato", potesse prefigurarsi come un illecito e quindi perseguibile (gli ho fatto anche notare che l'autorizzazione a voce avuta dal suo responsabile difficilmente sarebbe stata dimostrabile in caso di disputa a piu' alti livelli). Da questa mia contestazione è nata una pacata discussione nella quale ho trovato un iterlocutore che, seppure innegabilmente pittoresco, si è dimostrato molto ragionevole. Durante lo scambio di vedute mi ha esposto il suo problema; due biciclette erano agganciate al segmento di recinzione che da' accesso ai cassonetti dell'immondizia che quindi risultavano difficilmente utilizzabili. Non ho potuto che trovarmi d'accordo con lui e solidarizzare promettendogli di far presente la situazione all'associazione pendolari. Al di la' delle discussioni sulla leicità della recizione e delle normative anti-parcheggio, la mia personalissima opinione è che si stia prefigurando una "guerra fra poveri" che potrebbe essere evitata con un minimo di buonsenso e il cui unico vincitore sarebbe il nostro odiato sindaco. Le protesta dell'addetto, quando non sconfini in inopportune comparse di cesoie, mi sembra piu' che leggittima. Anche io mi arrabbierei se uno sconosciuto mi legasse la bicicletta davanti a casa ostruendomi degli accessi a cui ho diritto. Sperando che il mio contributo contribuire a redimere la vicenda, saluto i colleghi pendolari dall'ufficio in cui sono arrivato con 30 minuti di ritardo a causa del regionale "veloce (ah ah ah)" delle 7.08.
Assolutamente d'accordo: come scritto in neretto nel post ribadiamo l'invito a non parcheggiare dove si intralcia la proprietà privata (ad esempio NON parcheggiare davanti all'accesso ai cassonetti o all'interno delle grate).
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