lunedì 6 giugno 2011

Liti passeggeri-controllori


Viaggiando quotidianamente assistiamo spesso a discussioni tra pendolari e personale viaggiante di Trenitalia.

Se ci limitiamo al servizio di controlleria le discussioni vertono quasi sempre su timbrature non effettuate a causa di obliteratrici non funzionanti, persone che sostano in vagoni di classe superiore perchè per la calca non sono riuscite a raggiungere la propria carrozza, biglietto non adeguato alla tipologia di treno scelto (recente il caso della signora che, salita su Regionale dopo che il suo FrecciArgento era stato cancellato, è stata multata pur avendo un biglietto pagato 3 volte il costo della tratta utilizzata).

Altre volte si chiede al controllore il motivo del ritardo, perchè il condizionamento è spento oppure perchè alcune carrozze sono chiuse: vediamo infatti nel signore in divisa la nostra interfaccia verso Trenitalia e ci aspettiamo delle risposte riguardo la qualità del servizio.

Purtoppo capita che queste discussioni arrivino al termine di una giornata di lavoro storta, quando si è stanchi e nervosi: molto spesso siamo così esasperati dai ritardi, dalle cancellazioni o da condizioni di viaggio al limite della decenza che la discussione diventa uno sfogo.

Capita altrettanto spesso che lo sfogo vada ben oltre la semplice lamentela: leggiamo infatti sempre più frequentemente resoconti di aggressioni e siccome le denunce arrivano sia da pendolari che dal personale viaggiante non è mai facile risalire alle vere responsabilità (leggi il recente caso di Porta Vittoria sul Corriere.it o su Repubblica.it, oppure della denuncia del capotreno invitato a fare del bunga bunga).

La nostra impressione è che la situazione si stia aggravando: probabilmente il peggioramento delle condizioni di viaggio da un lato e delle condizioni di lavoro dall'altro hanno esasperato la situazione.


Prova ne è il recente comunicato emanato dal sindacato Or.S.A. Ferrovie nel quale viene annunciato lo "STOP del servizio controlleria" in seguito a recenti episodi di aggressione, stop che si protrarrà fino a quando arriveranno risposte "certe ed adeguate" dalla azienda.

Nel loro comunicato leggiamo un'analisi molto lucida:
"L’inefficienza aziendale sulla fornitura dei titoli di viaggio, e lo scarso livello di manutenzione dei materiali rendono il nostro lavoro molto più complesso di quanto già lo sia. Tutto ciò fa si che il personale dei treni è divenuto purtroppo la valvola di sfogo per le lamentele, anche violente, di una clientela vessata."

Come Associazione non possiamo che essere d'accordo: ci auguriamo quindi che Trenitalia accolga l'appello del sindacato e che torni ad investire in maniera significativa nel settore del trasporto pendolari, risolvendo finalmente i tanti problemi sul servizio che stanno esasperando le persone e causando queste spiacevoli situazioni.

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