martedì 5 aprile 2011

Teatrino in Consiglio Comunale

 
Mentre ieri in Consiglio Comunale si discuteva del deposito a pagamento delle biciclette qualcuno ha sostenuto che le battaglie che l'Associazione sta portando avanti siano strumentali ad una futura candidatura politica del Presidente, Ettore Fittavolini, alla testa di una lista civica.

Nel seguente comunicato il Presidente smentisce queste voci e ribadisce l'imparzialità della Associazione.

La distanza tra alcuni “rappresentanti“ dei cittadini in Consiglio Comunale e questi ultimi è siderale, stante le affermazioni che ho letto sulla stampa piacentina in relazione alla seduta di ieri.
Non conosco il Signor Ricciardi, e non capisco come possa permettersi di parlare di intenzioni politiche del sottoscritto in merito alla prossime elezioni comunali.
Evidentemente ha il potere soprannaturale di entrare nelle menti altrui. Sfortuna per lui, stavolta ha sbagliato.
Si rassicuri, non ho la più pallida idea di entrare in politica, men che meno quella di candidarmi da alcuna parte, destra, sinistra o centro che siano.
Me lo hanno già proposto in tempi non sospetti in questi anni, sia da destra che da sinistra (stupito vero ?), ed ho sempre ringraziato ma detto di no.
Le uniche tessere che mi onoro di possedere sono quelle dell’Associazione Nazionale Carabinieri, della mia squadra di ciclismo, e dell’Inter Club Milano Nerazzurra.
Oltre, ovviamente, a quella di socio dell’Associazione Pendolari Piacenza, della quale sono presidente dal febbraio 2006.
E a guidare il sottoscritto, come tutti i consiglieri, sono le regole dello Statuto che ci siamo dati dalla fondazione, ovvero: apolitica, apartitica ed aconfessionale.
Della serie, lo abbiamo ripetuto più volte, ma evidentemente qualcuno è duro di comprendonio, i pendolari, ma i cittadini tutti una volta saliti sul treno ed in balia dei disservizii del monopolista della rotaia, sono tutti uguali di fronte ai ritardi, alle carrozze gelide ed altri optional, né una tessera di partito li rende esenti dai disagi, una volta seduti in vagone.
Che l’Associazione curi gli interessi dei pendolari indipendentemente dal colore politico delle varie giunte che si sono succedute negli anni è palese, ed il fatto che, ad esempio, si sia lottato strenuamente per mantenere il parcheggio libero di Borgo Faxhall, contro le intenzioni della giunta Guidotti (che di sinistra sicuramente non era…) ne è una conferma. Se qualcuno afferma il contrario è in malafede.
Per quanto concerne le affermazioni della Signora Calciati, non ho certamente intenzione di prendere lezioni di educazione da lei, né tantomeno di misurare toni od ottave.
Non spetta a lei giudicare il volume, e se qualcosa le va storto agisca di conseguenza.
Si faccia invece un bell’esame di coscienza su certe dichiarazioni da lei propinate in consiglio e per iscritto sul tema, e  si legga le risposte ricevute dai pendolari. E se le da fastidio che la stampa pubblichi quanto il sottoscritto e l’Associazione scrivono, se ne faccia una ragione.
Evidentemente la lingua di Dante non ci è ignota e probabilmente le nostre tesi non sono campate per aria, ma documentate da fatti, per cui non sono parole inutile pubblicate dai giornali per riempire pagine, con quello che costa mandare avanti un giornale.
Associo a questa speranza anche l’assessore Carbone che evidentemente non sa o finge di non sapere di cosa si stia parlando in tema di parcheggi biciclette, o finge di ignorare quanto è stato detto delle riunioni psuedo partecipative nelle quali siamo stati coinvolti.
Paragonare le rastrelliere coperte di Piazza Duomo (lì si decorose) con quelle messe scoperte in zona pericolosa dietro Borgo Faxhall (perché in Piazzale Marconi le biciclette improvvisamente sono contro il decoro, e lì le rastrelliere che c’erano da sempre vengono tolte) è una vera indecenza.
Cui si aggiunge lo scippo di un capannone da sempre gratuito, coperto e non custodito, che la maggioranza dei pendolari non voleva cambiare (abbiamo le firme, dove sono quelle sbandierate dal Comune di senso contrario?) e che rimane semivuoto a conferma di quanto sopra, sino ad arrivare al punto di inventarsi un’ordinanza che fa ridere tutta l’Italia, per farlo riempire forzatamente.
I tagli di cui parla Carbone cosa c’entrano? Chi ha chiesto di spendere quei soldi pubblici? Noi certamente no.
Circa il signor Cisini, gradirei mi spiegasse con dati di fatto e non con le vacue promesse dei volantini elettorali di Reggi che cosa ha fatto questa amministrazione per trattenere le aziende (quali ???) e per arginare il fenomeno del pendolarismo.
Le stesse cose delle amministrazioni precedenti, ovvero il nulla.
Evidentemente mancano gli argomenti, altrimenti i signori di cui sopra sarebbero venuti alle nostre assemblee (sono stati invitati tutti, nessuno escluso) e si sarebbe aperto un confronto davanti ai pendolari che li aspettavano .
L’unica cosa che segnaliamo, stante l’assenza dei succitati, è l’ordinanza di sgombero dalla sede che occupiamo legittimante da 14 anni, senza uno straccio di motivazione, con improvvisa urgenza.
Evidentemente a stare fuori da ogni coro si da molto fastidio.

Ettore Fittavolini, Presidente

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono assolutamente lontani dai problemi reali dei comuni cittadini questi amministratori, o per ignoranza o per malafede. Stiamo ancora aspettando risposta dal Sindaco e da Carbone in merito a dove dovremmo parcheggiare l'auto se alle 7,15 di mattina NON C'E' POSTO! Ma lo volete capire che ci sono problemi seri da risolvere e che la politica non c'entra? Ma possibile che in questa città non si riesca nemmeno a trovare una soluzione logica e intelligente per problemi risolvibili in modo così semplice?

Massimo Cassinari ha detto...

Ma alla fine, oltre a dire un monte di c... hanno deciso qualcosa?

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