Leggendo le dichiarazioni del Sindaco Reggi rilasciate in occasione del sopralluogo per l'inizio lavori di pavimentazione in Piazza Sant'Antonino si intuisce chiaramente il suo concetto di "partecipazione" e di "decisioni partecipate": "Non si può decidere con i comitati" ha detto ai microfoni dei giornalisti.
Ha poi proseguito: "Anche su Piazzale Plebiscito sarà l'esecutivo ad avere l'ultima parola".
Il parallelo con i fatti di P. Marconi e le scelte che hanno influenzato i parcheggi per i pendolari è molto evidente: anche nel nostro caso infatti l'Amministrazione non ha tenuto in alcuna considerazione i suggerimenti e le critiche che la nostra Associazione aveva sollelvato.
Ha poi proseguito: "Anche su Piazzale Plebiscito sarà l'esecutivo ad avere l'ultima parola".
Il parallelo con i fatti di P. Marconi e le scelte che hanno influenzato i parcheggi per i pendolari è molto evidente: anche nel nostro caso infatti l'Amministrazione non ha tenuto in alcuna considerazione i suggerimenti e le critiche che la nostra Associazione aveva sollelvato.
In più, scegliendo di decidere in totale autonomia e non avendo ben chiare le esigenze dei pendolari, tali decisioni si sono rivelate in molti casi non ottimali, creando malcontento tra chi si è visto complicare la vita.
Nonostante questo il Comune non ha ammesso errori e non si è dimostrato interessato a rivedere alcuna decisione.
Sempre sul tema della tanto proclamata "partecipazione" ci piace ricordare che il Comune ha negato alla nostra Associazione l'accesso agli atti, documenti che avevamo richiesto nella speranza di capire meglio come fossero nate certe decisioni.
Banalmente, per fare un esempio, non siamo ancora riusciti a verificare la reale esistenza di una fantomatica petizione di 400 firmatari che richiedevano il servizio di custodia a pagamento delle biciclette: poichè nel capannone 400 biciclette non si sono mai viste abbiamo seri dubbi che quel documento citato dal Sindaco più volte esista veramente.
Ci siamo quindi rivolti al Difensore Civico che ovviamente ha legittimato la nostra istanza, obbligando il Comune a consegnarci copia della documentazione richiesta: invece, purtroppo, ancora nulla.
Nonostante il provvedimento siamo ancora in attesa che ci vengano consegnati quei documenti e non capiamo assolutamente il perchè si osteggi fino a questo punto la trasparenza.
Al contrario l'unico atto che ci è stato recapitato è una ordinanza di sfratto dalla sede: ecco il premio per chi è fuori dal coro.
Fortunatamente tale provvedimento è assurdo nei termini e nella forma, tant'è che i nostri legali lo hanno già impugnato e quindi ci sentiamo sereni nel confermarvi che le prossime assemblee continueranno a tenersi nei locali che tutti conoscete.
Concludendo, ci piacerebbe che un Sindaco che pubblicizza nella sua homepage il suo interesse per la "Partecipazione" vi presti una reale attenzione, evitando quindi le dichiarazioni che abbiamo letto perchè sviliscono il lavoro di Comitati ed Associazioni che invece tanto fanno per la nostra città.
Per quanto ci riguarda auspichiamo che si riprenda (o meglio, si inizi) un dialogo costruttivo per risolvere definitivamente i problemi dei pendolari: ad esempio potrebbe essere utile che venisse aperto sul sito del Comune un forum per la raccolta dei commenti dei pendolari, come ad esempio è stato fatto per discutere della riqualificazione di Piazzetta Plebiscito.
Nonostante questo il Comune non ha ammesso errori e non si è dimostrato interessato a rivedere alcuna decisione.
Sempre sul tema della tanto proclamata "partecipazione" ci piace ricordare che il Comune ha negato alla nostra Associazione l'accesso agli atti, documenti che avevamo richiesto nella speranza di capire meglio come fossero nate certe decisioni.
Banalmente, per fare un esempio, non siamo ancora riusciti a verificare la reale esistenza di una fantomatica petizione di 400 firmatari che richiedevano il servizio di custodia a pagamento delle biciclette: poichè nel capannone 400 biciclette non si sono mai viste abbiamo seri dubbi che quel documento citato dal Sindaco più volte esista veramente.
Ci siamo quindi rivolti al Difensore Civico che ovviamente ha legittimato la nostra istanza, obbligando il Comune a consegnarci copia della documentazione richiesta: invece, purtroppo, ancora nulla.
Nonostante il provvedimento siamo ancora in attesa che ci vengano consegnati quei documenti e non capiamo assolutamente il perchè si osteggi fino a questo punto la trasparenza.
Al contrario l'unico atto che ci è stato recapitato è una ordinanza di sfratto dalla sede: ecco il premio per chi è fuori dal coro.
Fortunatamente tale provvedimento è assurdo nei termini e nella forma, tant'è che i nostri legali lo hanno già impugnato e quindi ci sentiamo sereni nel confermarvi che le prossime assemblee continueranno a tenersi nei locali che tutti conoscete.
Concludendo, ci piacerebbe che un Sindaco che pubblicizza nella sua homepage il suo interesse per la "Partecipazione" vi presti una reale attenzione, evitando quindi le dichiarazioni che abbiamo letto perchè sviliscono il lavoro di Comitati ed Associazioni che invece tanto fanno per la nostra città.
Per quanto ci riguarda auspichiamo che si riprenda (o meglio, si inizi) un dialogo costruttivo per risolvere definitivamente i problemi dei pendolari: ad esempio potrebbe essere utile che venisse aperto sul sito del Comune un forum per la raccolta dei commenti dei pendolari, come ad esempio è stato fatto per discutere della riqualificazione di Piazzetta Plebiscito.
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