venerdì 11 febbraio 2011

Tremonti uno di noi?



Il Ministro fa un viaggio in treno, si schifa, se ne pente e si lamenta a gran voce: il fatto è ripreso da tutte le agenzie e rimbalza sui giornali.

Ma dov'è la notizia?


Forse la notizia è che Tremonti è un temerario? Potrebbe essere: il rinunciare all'aereo o al Freccia Rossa per salire su un InterCity di seconda classe è stato decisamente un atto di coraggio ed era giusto sottolinearlo.
Probabilmente anche il fatto di aver rinunciato ai privilegi di cui avrebbe potuto disporre è stata una novità degna di nota per noi italiani.

Non credo sicuramente che la notizia fosse la lentezza cronica ("Sono più veloci i moscerini") o il fatto che le toilette fossero fuori uso ("manca l’acqua in tutte e due i bagni della carrozza"): chi viaggia è ben abituato a queste circostanze.

Comunque i pendolari piemontesi hanno invitato il Ministro a proseguire la sua indagine salendo anche su un treno regionale, per scoprire che ci sono carrozze meno "dignitose" di quelle che ha frequentato; inoltre gli ricordano che esiste il progetto dei "1000 treni per i pendolari" che non è mai decollato.

Michele Meta, deputato e capogruppo del Pd in commissione Trasporti alla Camera, suggerisce a Tremonti di farsi un esame di coscienza poichè toccava proprio a lui finanziare ed individuare le strategie per lo sviluppo della mobilita' sostenibile: per questo si augura che il Ministro riferisca in Parlamento di quanto ha potuto toccare con mano e su come intende risolvere nodi che competono solo ed esclusivamente alle sue responsabilita.

Certo è che sono stati tagliati un terzo dei fondi per il trasporto pubblico locale, Trenitalia cura solo le tratte più redditizie e a noi pendolari toccano ritardi, sporcizia ed aumenti tariffari.

A Tremonti hanno chiesto se occorresse fare un viaggio per rendersi conto dello stato delle cose: poichè ha risposto di "sì", speriamo che anche qualche Assessore voglia farsi un giro sulle nostre linee.
Ma che sia un viaggio non annunciato: giochiamo leali, ovviamente.

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