Di A.C.
Pubblichiamo la lettera di un pendolare romagnolo che non frequenta le nostre tratte ma, come noi, vive ogni giorno sulla sua pelle i disagi inflitti da Trenitalia.
Io vivo a Forlimpopoli e lavoro a Bologna e devo prendere il treno tutti i giorni. Fino a qualche settimana fa, per recarmi al lavoro, prendevo un locale che partiva da Forlimpopoli alle 7,15 e che era un treno comodo e puntuale. Con i nuovi orari, il treno è stato spostato alle 7,30, per far passare il Freccia Bianca da Bari; e fin qui, tutto bene. Il problema è che, da quando ci sono i nuovi orari, il treno delle 7,30 non è mai partito in orario, e non lo dico per iperbole, ma in senso letterale. Ogni giorno, si ferma a Cesena per lasciar passare il Freccia Bianca, che non è mai in orario, e arriva a Forlimpopoli con almeno dieci minuti di ritardo. A onor del vero, a volte riesce a recuperarlo e ad arrivare a Bologna quasi all'ora prevista; ma succede altrettanto spesso che ne accumuli dell'altro (una volta, fino a quaranta minuti) a causa delle precedenze o degli inconvenienti alle porte (anche questo, è uno scandalo, che costa un sacco di tempo e di disagi ai pendolari, e che potrebbe essere evitato con un minimo di manutenzione). Vorrei che Trenitalia rispondesse a queste mie domande:
Pubblichiamo la lettera di un pendolare romagnolo che non frequenta le nostre tratte ma, come noi, vive ogni giorno sulla sua pelle i disagi inflitti da Trenitalia.
Io vivo a Forlimpopoli e lavoro a Bologna e devo prendere il treno tutti i giorni. Fino a qualche settimana fa, per recarmi al lavoro, prendevo un locale che partiva da Forlimpopoli alle 7,15 e che era un treno comodo e puntuale. Con i nuovi orari, il treno è stato spostato alle 7,30, per far passare il Freccia Bianca da Bari; e fin qui, tutto bene. Il problema è che, da quando ci sono i nuovi orari, il treno delle 7,30 non è mai partito in orario, e non lo dico per iperbole, ma in senso letterale. Ogni giorno, si ferma a Cesena per lasciar passare il Freccia Bianca, che non è mai in orario, e arriva a Forlimpopoli con almeno dieci minuti di ritardo. A onor del vero, a volte riesce a recuperarlo e ad arrivare a Bologna quasi all'ora prevista; ma succede altrettanto spesso che ne accumuli dell'altro (una volta, fino a quaranta minuti) a causa delle precedenze o degli inconvenienti alle porte (anche questo, è uno scandalo, che costa un sacco di tempo e di disagi ai pendolari, e che potrebbe essere evitato con un minimo di manutenzione). Vorrei che Trenitalia rispondesse a queste mie domande:
- Era davvero necessario creare tanti problemi ai pendolari per un Freccia Bianca che non dev'essere poi tanto redditizio, visto che, lo vediamo passare nella nostra stazione, è completamente vuoto?
- Lasciar passare un intercity, per i pendolari, vuol dire nel migliore dei casi, (non solo per la sosta, ma anche per il rallentamento dovuto ai cambi di binario) perdere fra dieci minuti e un quarto d'ora, passati a farsi sbatacchiare dalla motrice. Ammesso che i treni dei pendolari debbano sempre dare la precedenza a quelli di lusso, non si potrebbero gestire gli scambi meglio, in modo da ridurre i tempi morti al minimo per tutti? Mi rifiuto di credere che sia impossibile, nell'epoca dell'automazione e dei TGV.
- Perchè il traffico sulla linea Rimini-Bologna deve essere teleguidato da Bari, a centinaia di chilometri di distanza? Onestamente, non posso giurare che le cose andrebbero meglio se la stanza dei bottoni fosse a Bologna o a Ravenna ; ma varrebbe la pena di tentare.
1 commento:
Il signor Vito che ha scritto prima di me si è accorto che il suo commento è stato rimosso? Motivo?
Marco C.
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