In questi giorni il comune di Piacenza sta portando avanti a tappe forzate un percorso per l’approvazione del nuovo PSC (Piano Strutturale Comunale): uno strumento urbanistico che definisce e pianifica l’uso del territorio per gli anni a venire. Si tratta di scelte che condizioneranno città e con questa la qualità di vita e la salute dei piacentini per i prossimi 15-20 anni.
L’amministrazione sta portando avanti un percorso di partecipazione “alla Reggi” con riunioni nelle quali gli assessori “depositari della verità” comunicano le proprie scelte ai pochi sudditi, pardon... cittadini che hanno saputo della riunione e che sono riusciti a partecipare.
Riteniamo che un provvedimento di questo tipo non possa essere adottato con un percorso accelerato da un’amministrazione a fine mandato, ma che sia necessario avviare un vero perdorso partecipato che passi anche attraverso forum, conferenze, assemblee pubbliche, incontri tematici, visite guidate, laboratori di progettazione. Per questo motivo, assimeme a molte associazioni operanti netta realtà piacentina ha sottoscritto un documento nel quale si chiede di rivedere il percorso di approvazione del PSC.
AL SIG. SINDACO DEL COMUNE DI PIACENZA
AL SIG. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PIACENZA
e p.c. AL SIG. PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI PIACENZA
AL SIG. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI PIACENZA
AL SIG. PRESIDENTE DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA
AL SIG. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE EMILIA ROMAGNA
AI SIGG. PRESIDENTI DELLE CIRCOSCRIZIONI DEL COMUNE DI PIACENZA
Noi sottoscritti Cittadini di Piacenza, in proprio ed in rappresentanza dei Comitati e delle Associazioni sotto indicate, intendiamo con il presente atto contribuire costruttivamente al dibattito in ordine all’adozione del Piano Strutturale Comunale (PSC), formulando le seguenti osservazioni e richieste sia nel metodo che nel merito del procedimento adottivo siccome avviato.
Premesso:
- che l’ Amministrazione Comunale di Piacenza, ai sensi dell’art. 14 della legge regionale n. 20/2000, ha avviato il 7 settembre scorso, la Conferenza di Pianificazione del nuovo Piano Strutturale Comunale (PSC) e che la stessa in base alla norma citata, si concluderà entro 90 giorni, il 7 dicembre prossimo;
- che il calendario degli incontri programmati per l’illustrazione, da parte dell’Assessore all’Urbanistica, del Documento Preliminare del PSC di Piacenza prevede quindici incontri, così distribuiti:
- quattro riservati alla consultazione degli Enti pubblici;
- due alla concertazione con le Associazioni economiche e sociali e con gli Ordini professionali;
- uno alle Circoscrizioni;
- otto al confronto con le Consulte e con le Associazioni iscritte all’albo comunale:
- di questi ultimi, quattro aperti anche ai singoli cittadini.
Constatato:
- che la consultazione diretta dei cittadini, inizialmente non prevista dall’Amministrazione Comunale, si è svolta per mezzo di incontri pubblici, volta a volta concessi dall’Assessore all’Urbanistica su richiesta dei partecipanti;
- che i quattro incontri si sono già svolti, ma senza alcuna verbalizzazione del dibattito sorto;
- che l’informazione generale alla cittadinanza da parte dell’Amministrazione Comunale in merito al Documento Preliminare del PSC, con i relativi allegati, risulta fornita tramite
- copia su supporto informatico del Documento rilasciata dal Comune a chi ne faccia richiesta,
- il sito internet del Comune, sul quale sarebbero a tutt’oggi pervenuti solo n. 7 pareri e/o richieste di chiarimenti da parte della cittadinanza.
Rilevato:
- che l’art. 8 della Legge Regionale 20/2000 (“Disciplina sulla tutela e l’uso del territorio”) così si esprime: “Partecipazione dei cittadini alla pianificazione - Nei procedimenti di formazione ed approvazione degli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica sono assicurate: a) la concertazione con le associazioni economiche e sociali, in merito agli obiettivi strategici e di sviluppo da perseguire; b) specifiche forme di pubblicità e di consultazione dei cittadini e delle associazioni costituite per la tutela di interessi diffusi, in ordine ai contenuti degli strumenti stessi.”;
- che il Consiglio Comunale ha approvato il 19 febbraio 2009 il seguente testo del Documento di Indirizzi per il PSC, quale parte integrante della Relazione del Documento Preliminare del PSC di cui si tratta, al quale il Documento avrebbe dovuto attenersi: “Partecipazione: Prevedere per tutte le fasi di costruzione del PSC, a partire dalla discussione degli indirizzi in corso, procedimenti partecipativi tipo “Agenda 21”, per coinvolgere tutte le forme associative e i singoli cittadini, secondo criteri di corretta informazione e trasparenza delle decisioni da una parte, ed educazione alla conoscenza del proprio territorio dall’altra. Può a ciò contribuire anche il raffronto con altre esperienze italiane ed europee.”.
Considerato nel merito:
- che le modalità adottate per l’informazione e la consultazione sul Documento Preliminare non consentono, di fatto, a gran parte della popolazione di conoscere e discutere il Documento medesimo, per contribuire a modificarlo e integrarlo nell’interesse comune;
- che, se gli incontri pubblici di discussione proseguiranno come ha dichiarato l’Assessore all’Urbanistica, tuttavia la Conferenza di Pianificazione non permetterà di mettere a confronto paritariamente le istanze dei cittadini con gli indirizzi della Conferenza stessa, eventualmente interferenti;
- che dalla consultazione degli elaborati appare evidente che le scelte progettuali strategiche del Documento Preliminare sono solo due: quelle corredate da specifici masterplan, o progetti urbanistici, incentrate su:
- interventi di nuova edificazione nelle aree militari da dimettere;
- opere infrastrutturali finalizzate all’Integrazione di Piacenza nel sistema di mobilità delle merci del “corridoio 5” (dal Portogallo al mar Nero) e nell’area metropolitana milanese; - che dunque manca un progetto urbanistico più vasto che, sulla base del quadro conoscitivo dello stato attuale e delle vocazioni del territorio e di un bilancio dei 10 anni di attuazione del Piano Regolatore vigente, indichi quale modello di sviluppo si vuole per Piacenza;
- che cioè non risultano esplicite scelte urbanistiche strategiche per il 2030, con pari grado di approfondimento per tutte le componenti strutturali del territorio e della società, quali: centro storico, periferia, frazioni, corsi d’acqua, verde, ambiente e paesaggio, mobilità urbana ed extraurbana;
- che pure risultano carenti adeguate considerazioni di attenzione alle attività economiche e di servizio, come indicazioni strategiche circa l’occupazione, la sanità e la scuola;
- che appaiono, pertanto, necessari ulteriori studi e ipotesi progettuali.
Stante tutto quanto sopra:
- risultando evidente il deficit di partecipazione civica all’atto politico più importante del Comune, che pianifica gli usi pubblici e privati del territorio per 15-20 anni, con effetti permanenti sulle condizioni di vita dei cittadini, che potrebbe venire adottato senza tenere conto dello spirito della legge e di una tradizione politico-amministrativa consolidata in Emilia Romagna in materia di urbanistica partecipata;
- apparendo non consoni all’elaborazione del PSC i mesi antecedenti le elezioni amministrative, certamente per la loro brevità, ma soprattutto per il fatto che l’attenzione sarà - ovviamente e trasversalmente - rivolta a più contingenti tematiche di posizionamento politico e partitico;
- valutando, inoltre, non urgente l’adozione del PSC, perché la residua capacità edificatoria residenziale del PRG vigente è oltre il 20% di quella prevista dal Piano, ed è altresì in corso il censimento della popolazione e delle abitazioni, che fornirà informazioni più attendibili e complete sulla reale situazione abitativa nella nostra Città;
NOI SOTTOSCRITTI
CHIEDIAMO
- che venga interrotta la Conferenza di Pianificazione;
- che, dando concretezza all’impegno assunto dall’Assessore all’Urbanistica in sede di ultimo incontro, prosegua la consultazione dei cittadini, realizzando un percorso partecipato tipo Agenda 21, mediante forum, conferenze, assemblee pubbliche, incontri tematici, visite guidate, laboratori di progettazione;
- che copie cartacee del Documento Preliminare siano depositate presso le Circoscrizioni e l’URP comunale in modo che tutti i cittadini, con l’assistenza di personale esperto, possano prenderne visione, capirne i contenuti e formulare proposte;
- che le osservazioni e le proposte che perverranno al Comune siano sottoposte alla Giunta, contestualmente e paritariamente a quelle emergenti dalla Conferenza di Pianificazione;
- che del processo partecipativo e dei suoi esiti si dia ampia ed appropriata pubblicità, e se ne tenga conto, specialmente ai fini delle scelte urbanistiche del PSC stesso;
- che l’adozione del PSC avvenga in tempi adeguati alla disamina esaustiva di tutte le tematiche che devono sostanziare un Piano di sviluppo a lungo termine, fondato su modelli condivisi approfonditi e sostenibili.
Piacenza, 11 novembre 2011
Nessun commento:
Posta un commento
Abbiamo lasciato la possibilità di inserire commenti in forma anonima per permettere l'interazione anche a chi non possiede utenze Google o simili, tuttavia invitiamo a firmare sempre i propri interventi.
Non c'è attività di moderazione ma eventuali commenti ritenuti offensivi o che non rispettano le basilari regole della netiquette verranno rimossi.