A volte si sentono in televisione o si leggono sui giornali o sul web affermazioni degli alti vertici delle ferrovie che fanno accapponare la pelle ai pendolari. A sentire loro tutto va bene: i treni sono in orario, puliti e climatizzati; chi li usa tutti i giorni sa che la realtà è diversa.
Ci sono però casi in cui la comunicazione ufficiale delle ferrovie raggiunge vette di comicità che neanche i migliori cabarettisti riescono a toccare.
Ci sono però casi in cui la comunicazione ufficiale delle ferrovie raggiunge vette di comicità che neanche i migliori cabarettisti riescono a toccare.
In questo articolo sul sito fsnews si parla di un nuovo servizio istituito per il benessere dei pendolari: il PIC Pronto Intervento Clima.
In poche righe si trovano una serie di affermazioni che fanno scombisicare dalle risate chiunque frequenti i treni, vediamole assieme.Il primo concetto interessante è quello filosofico di una parte per il tutto: dal titolo “in Emilia Romagna arriva il PIC” si potrebbe capire che l’attività è distribuita in tutta la regione, poi leggendo si scopre che l’Emilia Romagna coincide con la stazione di Bologna Centrale. Ma la perla arriva poco dopo:
L’alto numero di fermate, con la contemporanea apertura di tutte le porte di salita e discesa, provoca infatti continui innalzamenti della temperatura interna delle carrozze
I treni non raggiungono temperature sahariane perché vengono lasciati tutto il giorno sotto al sole: si caldano perché, aprendo tutte le porte, entra il caldo! Fino ad oggi non avevo capito niente! Pensavo che l’auto lasciata al sole si scaldasse per effetto dell’irraggiamento solare, invece no! L’aria calda entra quando apro la portiera per salire.
Ma in questa c’è un altro elemento di comicità irresistibile: l’apertura di tutte le porte! Chiunque abbia preso un treno locale sa che almeno una porta su tre non funziona. Qualche pendolare anziano sostiene di aver visto, una volta, un treno in cui si sono aperte tutte le porte, ma questi vengono considerati dei mitomani, un po’ come chi afferma di aver viso il mostro di Loch Ness.
Ma in questa c’è un altro elemento di comicità irresistibile: l’apertura di tutte le porte! Chiunque abbia preso un treno locale sa che almeno una porta su tre non funziona. Qualche pendolare anziano sostiene di aver visto, una volta, un treno in cui si sono aperte tutte le porte, ma questi vengono considerati dei mitomani, un po’ come chi afferma di aver viso il mostro di Loch Ness.
La domanda sorge spontanea: tra gli alti vertici di Trenitalia, c'è qualcuno che ha mai preso un treno locale?
1 commento:
Se si considera che un dirigente di Trenitalia ha detto che i treni accumulano ritardo perchè la gente sale e scende alle fermate ...
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