I pendolari della linea Bologna – Vignola hanno sperimentato una attività di controllo della qualità del servizio ferroviario. Il 21 e 22 luglio, gli iscritti all’associazione “In prima classe per Bologna-Vignola”, armati di lista di controllo, hanno verificato lo “stato” delle stazioni sulla loro tratta ferroviaria.
Recependo esperienze del mondo anglosassone, l’audit civico è stato introdotto in Italia nel 2001 da Cittadinanzattiva ed è stato applicato in primo luogo in sanità e poi esteso ad altri servizi pubblici.
La valutazione eseguita dai pendolari analizza tutte le caratteristiche che una “buona” stazione dovrebbe avere: si parte dalla presenza di rastrelliere per le biciclette (coperte e scoperte) per trattare aspetti come la biglietteria, il funzionamento delle obliteratrici, dei tabelloni con gli orari ecc…
L’esperienza è interessante e si potrebbe valutare tentarla dalle nostre parti, magari concentrandoci anche sui treni, che sono un tema molto “caldo” e non solo per in mancato funzionamento degli impianti di condizionamento.
L’associazione in prima classe per Bologna-Vignola trasmetterà i risultati dell’audit civico all’assessore regionale alla mobilità Peri, ai consiglieri regionali, ai vertici dell’azienda regionale che gestisce il servizio (FER Srl), al comitato regionale degli utenti (CRUFER), agli assessori alla mobilità delle due province interessate ed ai sindaci dei comuni interessati (a cui l’iniziativa è stata presentata nei mesi scorsi ricevendo grande approvazione). Alcuni di questi “personaggi” (Peri in testa) hanno più volte dimostrato di non tenere in alcun conto le segnalazioni degli utenti, ci auguriamo che questa volta i riscontri siano positivi.
L’esperienza è interessante e si potrebbe valutare tentarla dalle nostre parti, magari concentrandoci anche sui treni, che sono un tema molto “caldo” e non solo per in mancato funzionamento degli impianti di condizionamento.
L’associazione in prima classe per Bologna-Vignola trasmetterà i risultati dell’audit civico all’assessore regionale alla mobilità Peri, ai consiglieri regionali, ai vertici dell’azienda regionale che gestisce il servizio (FER Srl), al comitato regionale degli utenti (CRUFER), agli assessori alla mobilità delle due province interessate ed ai sindaci dei comuni interessati (a cui l’iniziativa è stata presentata nei mesi scorsi ricevendo grande approvazione). Alcuni di questi “personaggi” (Peri in testa) hanno più volte dimostrato di non tenere in alcun conto le segnalazioni degli utenti, ci auguriamo che questa volta i riscontri siano positivi.
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