martedì 5 novembre 2013

Aridaje col collegamento veloce


Leggiamo dalla stampa il resoconto dell'ultimo consiglio provinciale, un passaggio ci lascia per l'ennesima volta sconcertati: il 18 novembre il presidente della provincia Massimo Trespidi, il sindaco di Piacenza, Paolo Dosi e il presidente dell'associazione industriali Emilio Bolzoni, presenteranno all'assessore (ai trasporti, immaginiamo) della Lombardia, il progetto di collegamento “veloce” tra Piacenza e Miano.
Cosa si intende per veloce? Presto detto: ogni mezz'ora.
Da Ravenna si sente Dante che si rivolta nella tomba.

In italiano veloce significa che impiega poco tempo. Un collegamento che impiega 20 minuti da Piacenza a Milano Rogredo è veloce.
Il fatto che parta un treno ogni mezz'ora (senza dare ulteriori informazioni su se e quando il treno stresso arriverà a destinazione) significa che il collegamento è frequente!
In italiano frequente e veloce non hanno lo stesso significato!!!

Ancora più sconcertante il fatto i nostri rappresentanti, senza distinzione di colore politico (Trespidi – centrodestra, Dosi - centrosinistra) continuino a suonarsela e cantersela tra di loro senza il minimo coinvolgimento di chi il treno lo prende tutti i giorni.

La nostra opinione l'abbiamo già espressa e continueremo a ripeterla: vogliamo il collegamento veloce (Piacenza – Milano in 20 minuti).

La linea ad alta velocità è un opera pubblica pagata coi soldi dei cittadini, non un giocattolo di cui Mauro Moretti può disporre a suo piacimento!!!

Al di là delle esigenze di pendolari, ma veramente nostri amministratori, che stanno approvando in preventivo di spesa di 700.000 (diconsi settecentomila) euro, pensano che i turisti di Expo 2015 vorranno andare in una città che dista un ora dalla sede dell'esposizione? Non preferirebbero, invece, una città che dista 20 minuti da Milano?

Senza il collegamento veloce, che fine faranno i 700.000 (diconsi settecentomila) euro di denaro pubblico, e quindi anche nostro?


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