Nei giorni scorsi diversi giornali hanno riferito dell'approvazione, da parte della commissione trasporti dell'unione europea che prevede, tra l'altro la separazione tra le società che gestiscono l'infrastruttura ferroviaria e quelle che erogano il servizio di trasporto su rotaia. Attualmente il gestore dell'infrastruttura e RFI mentre il servizio di trasporto è erogato da varie società come Trenitalia, Trenord ecc., tutte comunque facenti capo al gruppo Ferrovie dello stato che controlla anche RFI.
Unica eccezione NTV che gestisce Italo Treno e che concorre con Trenitalia sull'alta velocità.
Appena sentita la notizia, Mauro Moretti, amministratore delegato del gruppo Fs ha cominciato a strepitare.
Se le decisione dell'unione europea dovesse concretizzarsi, RFI non sarebbe più legata a Trenitalia e & e, di conseguenza, non avrebbe più alcun motivo per mettere i bastoni tra le ruote ai concorrenti: non potrebbe più mettere cancelli per impedire ai clienti di Italo Treno di accedere comodamente ai binari, non potrebbe più fare complicare la vita a chi chiedesse di utilizzare delle “tracce” per offrire un servizio ferroviario alternativo, non potrebbe più negare le fermate intermedie a società come Arenaways. Insomma, in sostanza, Trenitalia & C. dovrebbero competere ad armi pari sul tema dell'efficienza e della qualità dei servizi. Di tutto questo Moretti non vuol neanche sentir parlare, vuole continuare a fare il buono e il cattivo tempo sui binari nazionali.
Per quanto riguarda noi, ben vengano le privatizzazioni se queste portano un miglioramento del servizio, a proposito della società che gestirà l'infrastruttura bisogna però ricordare un fatto fondamentale: le linee ferroviarie sono opere pubbliche. Le abbiamo pagate noi, come cittadini, con le nostre tasse! Chiunque avrà sarà chiamato a gestire le infrastrutture ferroviarie, alta velocità inclusa, non deve farcele pagare ancora con tariffe (il pedaggio per l'uso dei binari) elevate, spece per quanto riguarda il trasporto pendolare.
1 commento:
a tal proposito segnalo l'intervento di Carlo Stagnaro di FARE per Fermare il declino https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=gqD_ULPOg7s
matteo
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