La notizia è stata lanciata dell’associazione “in marcia” che rappresenta i macchinisti di Trenitalia e ripresa dai maggiori quotidiani nazionali, tra cui Repubblica e il Corriere.
Sul frecciargento 9482 in servizio il 27 febbraio da Roma a Brescia e che viaggiava a quasi 250 km/h, si è aperta una porta. Il fatto si è verificato all’ingresso di una galleria e l’effetto è stato tale che la porta si è “volata via” andando a sbattere contro la carrozza successiva.
Di treni che viaggiano con le porte aperte ne abbiamo visti più d’uno ma quanto meno, visto la velocità degna di una tartaruga che caratterizza i convogli dei pendolari, le porte sono sempre rimaste attaccate al treno.
Il fatto che eventi del genere si verifichino (e meno raramente di quanto si possa credere) sui treni “di lusso” orgoglio e vanto delle italiche ferrovie, dà molto su cui riflettere.
Ormai siamo alla frutta: Moretti e soci continuano a raccontare la favola in cui tutto va bene il bilancio è in positivo, ma tutto questo è stato ottenuto a scapito della sicurezza.
Pochi giorni fa un treno si è schiantato nella stazione di Buonos Aires provocando 50 morti e 600 feriti. Dopo quanto successo in febbraio per un po’ di neve, c’è ancora qualcuno che pensa che la situazione di sicurezza dei treni italiani sia migliore di quelli argentini?
Dobbiamo aspettare una tragedia prima che qualcuno, dall’assessore regionale ai trasporti fini al Ministro si decida a fare qualcosa?
1 commento:
e poi vogliono fare la tav....ma dimmi te!!
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