La procura di Firenze ha aperto un'inchiesta contro 42 persone tra imprenditori e dipendenti di Trenitalia per una serie di reati tra cui: associazione per delinquere, corruzione, truffa, peculato, turbata libertà degli incanti e del procedimento di scelta del contraente, rivelazione ed utilizzazione di segreti d'ufficio, falsità commesse da pubblici impiegati incaricati di pubblico servizio.
Trenitalia si è "difesa" sostenendo di avere già segnalato i fatti alla magistratura.
Si potrebbero scrivere migliaia di pagine di commenti, preferiamo riportare il comunicato stampa di Chiarelettere, la casa editrice del libro Fuori Orario che noi riteniamo la bibbia del pendolare...
Appalti e corruzione: 16 persone sono state arrestate e 42 in totale sono indagate nell'ambito di un'inchiesta condotta dalla Procura di Firenze, per una serie di appalti ferroviari che sarebbero stati truccati.
In un comunicato prontamente emesso questa mattina da Ferrovie dello Stato si legge “che già in data 15 febbraio 2010 le strutture di security e audit del Gruppo FS avevano formalmente segnalato, nel massimo riserbo, alla Polizia Ferroviaria di Firenze, di essere venute a conoscenza di presunte attività illecite condotte da proprio personale nell’affidamento e gestione di appalti, assicurando nel contempo ogni disponibilità e collaborazione alle indagini."
Quello che FS non dicono è che quasi quattro mesi prima quella denuncia era stata fatta dal giornalista de Il Sole 24 Ore Claudio Gatti nel libro FUORI ORARIO (Edizioni Chiarelettere), uscito a fine ottobre 2009.
La procura di Firenze ha voluto allegare formalmente agli atti il libro di Gatti. L’amministratore delegato del Gruppo FS Mauro Moretti invece, ha preferito fare causa all’autore e alla casa editrice chiedendo un risarcimento per 26 milioni di euro per diffamazione.
«Storicamente il management di Roma si è sempre astenuto dal toccare la struttura tecnica di Firenze, che quindi è sempre rimasta una repubblica indipendente. Neppure Moretti, che nei primi dodici mesi di amministrazione ha cambiato quasi tutta la prima linea manageriale, ha potuto o voluto toccare Emilio Maestrini, suo vecchio compagno di concorso nelle Fs, da anni a capo di viale Lavagnini. Ci è voluto l’incidente di Viareggio perché decidesse di intervenire.»
Da Fuori orario di Claudio Gatti – capitolo Troppi appalti senza gara
http://www.chiarelettere.it/libro/principio-attivo/fuori-orario.php
Repubblica Firenze:
La procura di Firenze ha voluto allegare formalmente agli atti il libro di Gatti. L’amministratore delegato del Gruppo FS Mauro Moretti invece, ha preferito fare causa all’autore e alla casa editrice chiedendo un risarcimento per 26 milioni di euro per diffamazione.
«Storicamente il management di Roma si è sempre astenuto dal toccare la struttura tecnica di Firenze, che quindi è sempre rimasta una repubblica indipendente. Neppure Moretti, che nei primi dodici mesi di amministrazione ha cambiato quasi tutta la prima linea manageriale, ha potuto o voluto toccare Emilio Maestrini, suo vecchio compagno di concorso nelle Fs, da anni a capo di viale Lavagnini. Ci è voluto l’incidente di Viareggio perché decidesse di intervenire.»
Da Fuori orario di Claudio Gatti – capitolo Troppi appalti senza gara
http://www.chiarelettere.it/libro/principio-attivo/fuori-orario.php
Repubblica Firenze:
http://firenze.repubblica.it/cronaca/2011/10/04/news/se_non_dai_pi_denaro_il_cammello_si_ferma-22663209/?ref=HREC2-2
L'inchiesta della procura di Firenze sulle gare di appalto truccate per le forniture ferroviarie parte dalla denuncia di un imprenditore del settore, Walter Pretelli, che nel marzo 2010 rivelò come funzionavano le segrete cose nel palazzo di viale Lavagnini a Firenze, "il centro del potere tecnico delle Ferrovie dello Stato".
(la citazione è dal libro "Fuori Orario" di Claudio Gatti - Edizione Chiarelettere) che è stato allegato agli atti dell'inchiesta.
L'inchiesta della procura di Firenze sulle gare di appalto truccate per le forniture ferroviarie parte dalla denuncia di un imprenditore del settore, Walter Pretelli, che nel marzo 2010 rivelò come funzionavano le segrete cose nel palazzo di viale Lavagnini a Firenze, "il centro del potere tecnico delle Ferrovie dello Stato".
(la citazione è dal libro "Fuori Orario" di Claudio Gatti - Edizione Chiarelettere) che è stato allegato agli atti dell'inchiesta.
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