Treni, aerei e bus: Tutti fermi il 1° marzo 2012

IL PROSSIMO 1 marzo sarà complicato viaggiare in Italia e spostarsi nelle città. I sindacati dei trasporti di Cgil, Cisl e Uil hanno infatti confermato ieri lo sciopero generale di 4 ore per tutti i settori del trasporto: aereo, ferroviario, marittimo, bus e metro, viabilità, merci e porti. Lo hanno deciso gli esecutivi dei tre sindacati. Il trasporto aereo si fermerà dalle 10 alle 14, quello ferroviario dalle 14 alle 18. Per il trasporto pubblico locale si deciderà città per città. Per Milano lo sciopero di bus e metro è stato fissato dalle 8.45 alle 12.45 mentre per Roma lo stop verrà dalle 8.30 alle 12.30. Il trasporto extraurbano si fermerà per 4 ore evitando però la fascia 14-18 perché è quella che interessa il trasporto ferroviario.

 I SINDACATI, insomma, non tornano indietro e confermano lo sciopero e vanno in pressing sul Governo al quale chiedono «una profonda correzione delle scelte che l’esecutivo sta mettendo in atto nei trasporti e l’apertura di un confronto di merito per rispondere alla grave crisi». Concetti che Fit Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno focalizzato ieri al termine della riunione per la presentazione della piattaforma alla base della mobilitazione che, preceduta da presidi davanti al ministero dei trasporti e alla prefetture, culminerà nello sciopero generale del settore il primo marzo.

«SERVONO interventi idonei a non aggravare la situazione e a creare sistema ed efficienza attraverso una concreta politica dei trasporti che coinvolga tutti i soggetti interessati, istituzioni, imprese e rappresentanze sociali» sostengono i tre sindacati, sottolineando che «serve il rafforzamento delle regole a tutela del lavoro a partire dalle clausole sociali e contrattuali nei processi di liberalizzazione».

Quindi una pressante richiesta al Governo: «Dimostri di voler modernizzare davvero il sistema dei trasporti — concludono i sindacati —, metta in campo gli investimenti necessari, non continui a tagliare risorse al trasporto sociale sempre più richiesto dai cittadini nella crisi e riconosca il valore economico del sistema logistico e dei trasporti».