Questa foto, scattata in una delle stazioni della zona urbana di Bombay, rappresenta la soluzione che le ferrovie indiane hanno trovato al problema della manutenzione delle porte: le tengono sempre aperte. Ebbene, il buon Moretti, sempre pronto a cogliere quanto di buono si fa nelle ferrovie estere, deve aver colto questa ispirazione: da inizio febbraio, sta applicando alle italiche ferrovie la filosofia delle porte sempre chiuse.
Moretti ha ragione, tenendo le porte aperte si richierebbe di far entare il freddo, tendole chiuse, invece...
Negli ultimi giorni stiamo assistendo quotidianamente a situazioni in cui su un treno di 8 carrozze funzionano 2/3 porte su ogni lato (contro le 16 che teoricamente dovrebbero essere utilizzabili), questo comporta, come minimo, ritardi significativi dovuti al tempo necessario ai viaggiatori per salire e scendere (bisogna percorre tre o quattro carrozze prima di trovarne una con una porta funzionante). Non osiamo pensare a cosa succederebbe nel caso si rendesse necessario evacuare il treno in situazioni di emergenza (ne a chi si prenderebbe la responsabilità di aver fatto partire un treno in quello stato).
Tornano a quanto succede in India, l’ente che si occupa dello sviluppo delle infrastrutture nella zona di Bombay, si chiama MMRDA (Mubai Metropolitan Region Develpomnet Authority). Ebbene, anche qui troviamo una similitudine: chi, nelle ultime settimane, non ha pensato ma che viaggio di MMRDA?
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