Proseguono gli avvistamenti delle biciclette rosse posteggiate davanti alla stazione.
Anche lunedì mattina (19 settembre) un pendolare ci ha segnalato, con ampio corredo fotografico, la presenza di alcune biciclette rosse in piazzale Marconi. Si tratta evidentemente delle biciclette utilizzate dal comune per il servizio di bike sharing, lo si capisce dalla presenza dello stemma del comune di Piacenza e del numero di identificazione.
Anche lunedì mattina (19 settembre) un pendolare ci ha segnalato, con ampio corredo fotografico, la presenza di alcune biciclette rosse in piazzale Marconi. Si tratta evidentemente delle biciclette utilizzate dal comune per il servizio di bike sharing, lo si capisce dalla presenza dello stemma del comune di Piacenza e del numero di identificazione.
Visto che è la seconda volta che l’episodio si ripete, alcune considerazioni ci sorgono spontanee.
Ci sono biciclette di serie A (quelle del comune) e di serie B (quelle dei pendolari)?
Per dare una risposta certa bisognerebbe sapere cosa succederebbe in caso di “controllo” da parte dei vigili. Le biciclette comunali verrebbero multate e rimosse al pari di quelle dei pendolari?Come si vede dalle foto le “bici rosse” hanno un numero di identificazione, per cui è sarebbe facile per il comune identificare e multare la persona a cui è stata affidato il velocipede.
D’altro canto, se sono vere le voci secondo cui le biciclette rosse (ci) sono costate 800 € l’una, si tratta di mezzi preziosi, è giusto proteggere il bene pubblico e mettere nelle rastrelliere che il comune ha predisposto per chi va a lavorare tutti i giorni le esporrebbe a un forte rischio di furti (come ben sa chi le utilizza tutti e giorni e chi ha deciso di metterle proprio li).
Chi le ha messe li?
Nei giorni scorsi l’ufficio mobilità del comune ci ha risposto che le biciclette sono state affidate a studenti stranieri ignari del divieto e che pertanto, probabilmente no sono punibili (a me avevano detto che la legge non ammette ignoranza, ma probabilmente mi sbaglio).
Ma perché voi dell’Associazione Pendolari vedete sempre tutto negativo?
E’ vero! Da questa storia possiamo cogliere uno spunto e un’idea propositiva.
Si potrebbe fondare una cooperativa si studenti stranieri ignari del divieto e cui affidare il servizio: il pendolare arriva, scende dalla bici e la consegna a uno studente straniero ignaro del divieto che provvede a posteggiarla esattamente davanti alla stazione. In quanto ignaro, il posteggiatore non è punibile.
E vissero tutti felici e contenti
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