Con l'entrata in vigore dell'orario invernale, che ormai da anni le ferrovie e la regione si guardano bene dal comunicarci in anticipo (sia mai che gli utenti possano dare un qualche suggerimento), ci sono alcune sorprese, non tanto per la tratta Parma – Piacenza – Milano ma per esempio, per chi volesse andare a Torino.
Dal 12 dicembre tutti i collegamenti diretti Piacena – Torino sono scomparsi (a dire il vero, è rimasto qualche Intecity Notte). Per andare a Torino, adesso è necessario passare per Milano (comodo) o, volendo restare sulla linea “diretta” è possibile scegliere una comodissima soluzione con due cambi, a Vogera e ad Alessandia che in sole 3 ore ci porta nella città della Mole.
Questo è il servizio pubblico, questa è sostenibilità, queste sono le politiche per disincentivare l'uso dell'auto e promuovere le ferrovie.
4 commenti:
Vergogna vergogna vergogna
Roberto
Buonasera,
sono una collaboratrice del Manifesto di Bologna, da anni uso quella linea e questa "novità" mi ha lasciato indignata.
Sto cercando di capirci qualcosa di più sulla vicenda, per il momento i lavoratori delle fs mi comunicano che non è stato raggiunto un accordo tra le regioni.
Vorrei raccogliere le vostre testimonianze per scrivere un'articolo su quella linea, sull'importanza che ha per voi quella tratta.
Potete scrivermi una mail a: noemi_pulvirenti@yahoo.it.
Grazie mille.
Grazie a questo bello scherzo io per fare Reggio-Torino spendo 55 euro mettendoci lo stesso tempo di prima (che ne spendevo 19)!! è una vergogna dover essere costretti a passare da Milano. Una vergogna a tutti i livelli: economico, umano e ambientale. Vergogna!!!
SOPPRESSIONE DEI PULLMAN SOSTITUTIVI DA PIACENZA A CREMONA
A partire da aprile i pendolari della tratta Piacenza – Cremona, già da tre anni abituati a un crescente disservizio, dovranno ricorrere alla propria auto, potendo permetterselo, per spostarsi tra le due città. L’alternativa? Prendere un bus extraurbano della Seta che impiega dai 60 ai 70 minuti in condizioni di traffico scorrevole: rispetto ai 28 minuti del vecchio treno tra andata e ritorno i tempi si sono quindi più che quadruplicati!! Al di là dei tempi di percorrenza, rispetto ai pullman sostitutivi in vigore ancora solo fino al 31 marzo, la situazione diventa insostenibile per chi soffre di mal d’auto.
GRAZIE ALLE FERROVIE PER QUESTA “ORGANIZZAZIONE” DA PREMIO NOBEL!!
Una corsa diretta all’andata e al ritorno e con un mezzo di trasporto decente evidentemente sarebbe chiedere troppo da parte di chi è costretto a viaggiare quotidianamente…… Potrebbero allora sperimentare per una settimana il brivido di un disservizio così strutturato le menti che lo hanno ideato!!
Posta un commento
Abbiamo lasciato la possibilità di inserire commenti in forma anonima per permettere l'interazione anche a chi non possiede utenze Google o simili, tuttavia invitiamo a firmare sempre i propri interventi.
Non c'è attività di moderazione ma eventuali commenti ritenuti offensivi o che non rispettano le basilari regole della netiquette verranno rimossi.