In caso di ritardo, la storia è sempre la stessa: la realtà racconta una storia e il tabellone tutta un'altra. Adesso con viaggiatreno e le applicazioni per smatphone che consentono di consultarlo in tempo reale, un qualsiasi pendoare può sbugiardare il tabellone in un attimo.
Una sera di inizio dicembre, il tabellone annuncia ritardi disastroso per le frecce provenienti dal centro Italia. I treni hanno attraversato zone dove imperversa il maltempo (ne hanno parlato anche i telegiornali) e forse, questa, volta, un qualche ritardo ci potrebbe stare.
Comunque, alle ore 18:58, il tabellone annuncia 90' di ritardo per il 9822 e “solo” 70' per il 9824.
Viaggiatreno che, per inciso, è sempre gestito da Trenintalia, racconata invece una storia diversa: alla stessa ora i minuti di ritardo sono rispettivamente 108 e 94, in media una ventina in più di quelli che il tabellone ci vuole far credere.
Perché tutto cio? Perché illudere gli sventurati che si trovano a dover prendere quei treni?
Forse i prodi ferrovieri che gestiscono il tabellone (ovunque essi si trovino) sperano che arrivando a Piacenza i treni possano recuperare? Ebbene, in tal caso la speranza è vana:
alla prova dei fatti il 9822, atteso a Piacenza per le 18:38 vi è arrivato alle 20:28 (109 minuti di ritardo), e il 9824 delle 19:39 è arrivato alle 21:19 (100 minuti di ritardo). Sarebbe interessante sapere se e quando le variazione dei ritardi sono comparsi sul tabellone.
Certo il, sospetto viene: non è che i dati del tabellone sono quelli che Moretti & C. utilizzano per le statistiche che, con tanto orgoglio, sventolano alla stampa?
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