martedì 23 aprile 2013

Neanche l'orologio funziona

Di Alessandro Garilli
Riportiamo la lettera di un pendolare, pubblicata anche su Libertà, che racconta una storia di ordinaria follia.


Egr. direttore,

vorrei segnalare la condizione surreale in merito all'ora segnalata dall'orologio sul frontale della stazione e quella evidenziata dai nuovi pannelli alle fermate dei bus:
il primo è avanti, rispetto all'ora esatta, di quatto minuti; gli orologi di Tempi Agenzia (diffusi su tutto il territorio e di nuova installazione) sono indietro di tre minuti e mezzo.
Un passante in Piazzale Marconi, confrontando i due orari, trova una differenza di sette minuti e mezzo: non male per due entità che operano sulla base di tabelle di movimento dei mezzi con dettagli al minuto (va precisato che l'orario indicato dal tabellone interno alla stazione è esatto).
Non sarebbe il caso di regolare gli strumenti? In particolare quelli alle pensiline dei bus che sono nuovi e stanno già dando una pessima prova e che probabilmente non sono costati due soldi? 

Grazie dell'attenzione.
Cordiali saluti.
Alessandro Garilli


Commento ironico: un orologio è avanti di 4 minuti, uno in ritardo di 3,5. In media l'ora è esatta.

La stessa cosa succede sui treni in queste stagioni di mezzo: succede che una carrozza abbia l'aria condizionata accesa con temperatura interna 5°, quella successiva riscaldamento a manetta, temperatura interna 35°. Per Trenitalia la temperatura media all'interno delle carrozze è 20°, per cui tutto perfetto!

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