martedì 6 marzo 2012

La corte dei conti esprime delle perplessità sulla gestione FS


La corte dei conti ha esaminato i bilanci del gruppo Fs e, pur esprimendo apprezzamento per il risultato “di cassa” positivo (e ci mancherebbe, il loro mestiere è far quadrare i conti dello stato) ha espresso alcuni dubbi sulle modalità con cui il pareggio è stato ottenuto e sugli investimenti all’estero del gruppo.

La notizia compare su il fatto quotidiano, testata che sicuramente non simpatizza con Moretti, ma viene ripresa anche dal sito di borsa italiana che sicuramente non può essere accusata di simpatizzare per falce e martello.
In sostanza, la corte dei conti afferma che il gruppo Fs non deve dimenticare il proprio ruolo di servizio pubblico: “vi e' ancora insoddisfazione da parte degli utenti del c.d. Servizio Universale, specialmente di quello a livello regionale” e, per quanto riguarda l’allargamento dell’offerta all’estero evidenzia : “la necessità che le recenti iniziative aziendali mirate ad acquisire quote di mercato sugli scenari internazionali non distolgano l'attenzione dall'obiettivo prioritario di fornire sul territorio nazionale un servizio di trasporto, sia passeggeri che merci, qualitativamente accettabile, anche attraverso il reperimento di risorse aggiuntive più significative rispetto a quelle finora ad esso dedicate”.
Troviamo che le opinioni della corte dei conti siano perfettamente allineate con le nostre: le ferrovie erogano un servizio pubblico essenziale, pertanto non possono perseguire la ricerca del pareggio di bilancio con le stesse logiche che usurerebbe un’azienda privata.
La corte dei conti arriverà a farsi sentite da orecchie sorde alla voce del popolo? Speriamo….

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