mercoledì 7 agosto 2013

Disabili, per Trenitalia ultimi tra gli ultimi


Avevamo già parlato di come Trenitalia non abbia la minima considerazione per le persone con problemi di mobilità. Dopo la storia di Mariclaudia (pendolare in sedia a rotelle) arrivata alle cronache nazionali, nei giorni scorsi il Corriere della Sera ha parlato della disavventura di Domenico che, nonostante una prenotazione e la comunicazione all'apposito “sportello” della necessità di assistenza non ha potuto salire sul treno in quanto le porte erano troppo piccole!

Verrebbe da dire che due episodi in un anno e mezzo, considerato i milioni di capi di bestiame, pardon... di passeggeri che Trenitalia trasporta tutti gli anni sono ben poca cosa... In realtà le cose non stanno così, i casi che arrivano alla stampa nazionale sono la punta di un iceberg, ne sono la prova la lettera di Francesco a ilPiacenza e l'episodio che un pendolare ci ha raccontato avendovi assistito direttamente.
Dopo aver sentito di episodi di questo tipo, che confermano come alle alte sfere di Fs importi solo delle Frecce, e tutto il resto del servizio ai cittadini venga lasciato alle ortiche, dopo aver pensato che, per quanto Moretti & C. raccontino che Fs è una società di tipo “privato”, dimenticando che l'azionista è il ministero del Tesoro, resta solo una domanda.
Prima o poi ci sarà qualcuno che metterà in riga questi “signori” ricordandogli che devono rendere conto allo Stato (in quanto azionista) e quindi ai cittadini?

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